Capire la luce: la luce finestra

Capire la luce. La luce “finestra”.

Adorata. Cercata. Incensata. Celebrata. La luce finestra è la luce buona, bella & brava per eccellenza.
Scherzi a parte, per dirla parafrasando un grandissimo conoscitore di luce, Joe McNally (non che illustre fotografo del National Geographic, per dirne una), “dove c’è una finestra, c’è una speranza”. – ed è così.

Dove c’è una finestra, in realtà, c’è sono molto più di una speranza, ci sono ottime possibilità di portare a casa un buon ritratto al chiuso, senza la necessità di servirsi di altre fonti di luce.

La luce finestra, ma sarebbe più corretto chiamarla LUCE DI FINESTRA è una luce molto versatile, tanto che la fotografia degli anni Settanta ha cercato di ricrearne le caratteristiche con particolare modificatori: i celeberrimi Window Light Bank, oggi sostituiti dai softbank, più maneggevoli degli originali
Il senso però non è mutato nei decenni, mascherare una luce diretta (come quella del sole), filtrandola ed attenuandola attraverso una serie di strati semi opachi… abbaondoniamo però questa digressione sull’illuminazione artificiale e il suo tentativo di riprodurre la luce naturale proiettata da una finestra e torniamo al nocciole del nostro post. la luce finestra.

La luce finestra ha caratteristiche piuttosto interessanti per noi fotografi:

è direzionale
è attenuata (naturalmente tutto è proporzionato alla sorgente luminosa)
è proporzionata alla grandezza della finestra
crea ombre morbide (solitamente)
Ma non dobbiamo pensare alla luce finestra come ad una tipologia di luce unica e banale, al contrario.

La luce finestra offre molte possibilità, che sono legate alle dimensioni della finestra stessa, al tipo di luce che filtra (se fuori ènuvoloso oppure c’è un gran sole), alla sua esposizione, se stiamo scattando al mattino o dalle parti del tramonto.

Questo però non ci deve scoraggiare, tutt’altro. Ogni volta che abbiamo a disposizione una finesta, abbiamo a disposizione un’eccezionale fonte di luce – non dimentichiamocelo.

Qualuque sia la qualità della luce, la luce finestra offre sempre UNA LUCE NATURALE DIREZIONALE IN GRADO DI SCOLPIRE LE FORME E DI PROIETTARE OMBRE PRECISE, PUR MANTENENDOLE RELATIVAMENTE MORBIDE – e non è poco.

Ecco alcuni dettagli sparsi da tenere in considerazione quando abbiamo a che fare con luce finestra:

più è grande la finestra, più la luce proiettata è morbida
più è grande la finestra più le ombre sono avvolgenti e morbide
una giornata nuvolosa produce una luce ancora più morbida se scattata attraverso una finestra
più il soggetto è vicino alla finestra e più le ombre proiettate sul soggetto sono morbide
una finestra piccola proietta una luce meno morbida di una finestra grande
una finestra piccola proietta una luce più direzionale
le tende possono aumentare la morbidezza della luce proiettata da una finestra
la temperatura della luce finestra dipende dalle condzioni atmosferiche esterne
una finestra piccola in una stanza buia offre ottimi spunti per fotografie con una luce piuttosto contrastata
una finestra esposta direttamente offre una luce più dura rispetta ad una finestra esposta indirettamente
scattare al tramonto comporta una luce più aranciata (anche se filtrata da una finestra)
Che dire? ce n’è per tutti i gusti… il mio consiglio è uno solo: se c’è una finestra, c’è (almeno) una possibilità

Chi ha il coraggio di dire che la luce finestra è banale e tutta uguale???

Qualche volta, se la luce che arriva attraverso la finestra è molto forte, può aiutare ad ammorbire il contrasto l’impiego di un pannellino riflettente messo in contrapposizione della direzione della luce, in modo da illuminare un po’ le ombre. Potete usare qualsiasi cosa bianca, un foglio di carta, un pannello di polistirolo o altro ancora. I fotografi professionisti si aiutaano con comodi pannelli ripiegabili, ma il senso è lo stesso: rimbalzare un po’ della luce che passa attraverso la finestra verso le aree più scure del vostro soggetto in modo da ottenere una transizione ombra/luce più morbida… troppo difficile!? con un po’ di esperienza sarà una sciocchezza.

 

28 luglio 2014 di walter meregalli

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